PISA – Gli alieni hanno distrutto la Torre, gli architetti si mettono all’opera per riprogettarla. È questo lo scenario distopico dell’Archindependence Day, concorso d’architettura che nel 2018 sta attraversando quattro città italiane, Genova, Roma, Pisa e Milano, con lo stesso obiettivo: raccogliere idee su come potrebbero essere riprogettati i monumenti simbolo delle città.
“L’obiettivo è sensibilizzare professionisti e cittadini riguardo il ruolo, non solo economico ma soprattutto culturale e sociale che questi luoghi rivestono. Si decide di focalizzare l’attenzione sul tema della sostituzione e dell’assenza, per stimolare un dibattito riguardo situazioni e contesti urbani che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, ragionando in uno scenario irreale e cinematografico”.
Dopo aver fatto tappa a Genova e Roma il concorso arriva a Pisa con iscrizioni aperte dal 3 luglio al 30 settembre. All’Archindependence Day possono partecipare studenti, architetti ed Ingegneri regolarmente iscritti e professionisti in pensione.”Si vuole soprattutto dare spazio all’iter filologico che ogni progettista intraprende quando affronta un tema: le scelte stilistiche, organizzative e dimensionali che contribuiscono alla creazione di un’opera architettonica. Questo, oltre a spiegare le scelte e i percorsi che vengono affrontati nella progettazione, offre un punto di vista più umano sulla figura dell’architetto”.
Lo scenario pisano è descritto nel bando e accompagnato dalle foto dell’area colpita la Torre è stata abbattuta durante un attacco extraterestre, adesso bisogna ricostruire. Un’immagine apocalittica che serve come area d’intervento per l’esperimiento: come sarebbe il nuovo simbolo di Pisa? Come lo progetterebbero gli architetti di oggi?