PISA – Riceviamo e pubblichiamo, da Carlo Scaramuzzino, capogruppo SEL:
“Abbiamo appreso dai quotidiani di giovedì 10 gennaio che il Canale dei Navicelli sarà la destinazione ultima dei 750 metri cubi di acque contaminate della piscina di raffreddamento dell’ex reattore CISAM di San Piero a Grado. L’opera di decontaminazione delle acque verrà effettuata dalla ditta Lainsa specializzata nello smantellamento, protezione, dalle radiazioni e pulizia industriale di impianti nucleari e radioattivi.Dalle dichiarazioni dell’ammiraglio Domenico De Bernardo emerge che tutto il processo verrà certificato da un ente terzo.Anche se al momento non abbiamo motivo di dubitare della correttezza del progetto elaborato dal Ministero della Difesa Marina Militare con l’Università di Pisa, crediamo tuttavia che un intervento che coinvolge in modo importante il territorio e le risorse idriche di Pisa debba essere non solo oggetto di una iniziativa pubblica di informazione della cittadinanza, ma anche costantemente monitorato dalle istituzioni preposte al controllo dell’integrità ambientale.Pensiamo pertanto che debba essere organizzata quanto prima, anche con il coinvolgimento del Comitato Territoriale di Partecipazione 2, una assemblea rivolta alla cittadinanza, e in particolare a quella residente nel quartiere di Porta a Mare nella quale1. si forniscano informazioni sulle caratteristiche del progetto2. esperti dell’USL e di ARPAT facciano le loro valutazioni e garantiscano un controllo pubblico e trasparente sul processo in modo da consentirne un monitoraggio costantePuò essere questa l’occasione per aprire un confronto più generale sulla qualità delle acque del Canale. In questo senso può essere importante l’iniziativa della II Commissione di Controllo e Garanzia, che ha chiesto l’audizione del Presidente di Navicelli Spa, per conoscere sull’argomento le valutazioni della società che ha in gestione il Canale